Smartland al Digital Tourism 2025: il turismo come organismo vivente

Martedì scorso Smartland ha partecipato come speaker al Digital Tourism 2025, un’occasione di confronto e visione sul futuro del turismo e delle destinazioni intelligenti.
Un momento prezioso per riflettere su quanto il sistema turistico sia vivo, complesso e in continua evoluzione — un ecosistema che cresce, respira e si trasforma insieme ai territori che lo generano.

La destinazione come albero: un sistema che vive se si nutre insieme

Uno dei primi interventi hanno portato un’immagine potente: una destinazione è come un albero, un organismo vivente: le radici sono il territorio, la linfa è la comunità, i rami e i frutti sono il turismo come bene comune.
Il turismo è un bene comune e un’espressione del territorio: funziona solo se tutti gli attori collaborano, condividono conoscenza e lavorano insieme.

Dalla destinazione intelligente alla Smart City

Una destinazione è intelligente ed integrata, capace cioè di raccogliere e interpretare dati per prendere decisioni consapevoli, non solo attraverso i numeri, ma anche con stili di vita, qualità, e necessità degli stakeholders: elementi che compongono la costante della domanda e offerta turistica.
Il turismo è di per se complesso in quanto è l’unico scenario in cui si incontrano stili di vita provenienti da tutto il mondo.

Andrea Casadei, Almaviva, ha aggiunto un tassello chiave: la Smart Destination è una componente della Smart City. uno degli asset di Almaviva è di portare nel turismo tecnologie e soluzioni provenienti da altri settori, per creare esperienze più integrate e connesse.

I grandi eventi come laboratorio di futuro

Giuliano Vantaggi, Direttore U.O. Promozione Turistica, Marketing territoriale e Progetti Strategici Siti UNESCO Regione Veneto, ha raccontato l’esperienza di Milano Cortina 2026 e il progetto Casa Veneto, pensato come media center per presentare la regione non solo come meta sportiva, ma anche come destinazione del futuro guidato dal claim: “illuminiamo la grande bellezza del Veneto.”

Dati, intelligenza e consapevolezza

Valentina Coleselli, DMO Dolomiti Bellunesi, ha evidenziato l’importanza della tourism intelligence, ovvero la capacità di leggere e interpretare i fenomeni grazie ai dati per monitorare, comprendere e gestire gli eventi, anziché subirli. Un approccio che trasforma l’informazione in conoscenza e la conoscenza in strategia.

Anthony La Salandra, Cluster Manager di Smartland, ha portato il punto di vista degli aderenti della rete, ricordando che la tecnologia è uno strumento, non una risposta automatica: “L’AI mi mostra ciò che non ho ancora pensato, ma solo se le faccio le domande giuste.”

Innovazione e casi concreti dal territorio

Paolo Caputo, ha presentato il caso studio della Destination Verona Garda Foundation, esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti e operatori possa generare valore condiviso e una governance più intelligente del territorio.

Luca Vescovi, Jampaa, ha illustrato il progetto Open Rosetta, un portale innovativo che utilizza l’intelligenza artificiale per permettere agli hotel di pubblicare e promuovere autonomamente i propri servizi, generando prenotazioni e connessioni in tempo reale con il sistema territoriale.

Un turismo vivo, consapevole e connesso

Dal Digital Tourism 2025 emerge una visione chiara: il turismo del futuro sarà sempre più ecosistemico, digitale e collaborativo. Solo mettendo in rete conoscenze, persone e dati potremo costruire destinazioni davvero intelligenti, capaci di unire benessere, sostenibilità e innovazione.

La rete Smartland continuerà a coltivare questo dialogo, portando avanti la sua missione: aiutare i territori a crescere come ecosistema integrato e capace di rigenerarsi e innovare.