Gli strumenti dell’IA per le aziende del turismo: l’evoluzione del (fu)turista e le opportunità per le PMI

Il webinar “Gli strumenti dell’IA per le aziende del turismo”, organizzato in collaborazione con il progetto PasseParTourism, ha messo in luce l’importanza dell’intelligenza artificiale (IA) per il settore turistico e per le PMI italiane. L’evento ha esplorato le competenze necessarie per affrontare la transizione verso nuovi modelli di sviluppo turistico, facendo emergere come l’IA possa migliorare l’efficienza aziendale, ottimizzare i processi e, soprattutto, migliorare l’esperienza del cliente.

Il progetto è finanziato con fondi FSE+2021-2027 della Regione del Veneto, DGR 1645 del 19/12/2022 – Competenze per la transizione verso nuovi modelli di sviluppo turistico. E cofinanziato con fondi dell’Unione Europea e rientra nell’ambito di Coesione Italia 2021-2027.

L’intelligenza artificiale in Italia: una crescita continua

Nel 2023, il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia è stato valutato circa 1,1 miliardi di euro, segno di un settore in forte espansione. Sebbene il 61% delle grandi imprese italiane abbia già avviato almeno un progetto di IA, il panorama è diverso per le piccole e medie imprese (PMI), dove solo il 15% ha intrapreso questa strada. Questo divario evidenzia la difficoltà delle PMI nell’adottare tecnologie avanzate, ma al tempo stesso, offre una grande opportunità per quelle che riescono a farlo.

Le aziende turistiche, in particolare, stanno cominciando a comprendere i benefici concreti dell’adozione dell’IA, come dimostrano i dati del webinar: le aziende che hanno implementato soluzioni per la gestione delle prenotazioni e dei dati hanno registrato un aumento medio del 20% nei profitti, accompagnato da una riduzione del 15% nei costi operativi. Questi risultati mostrano come l’IA possa portare vantaggi tangibili, migliorando la gestione e l’efficienza operativa.

Le applicazioni dell’IA nel settore turistico

L’adozione dell’IA nel settore turistico sta già trasformando molti aspetti operativi. Le principali modalità di utilizzo dell’IA sono:

  • Assistenti virtuali e chatbot: queste tecnologie permettono alle aziende turistiche di offrire un servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Grazie all’IA, i chatbot rispondono in tempo reale a domande frequenti, liberando il personale umano per attività più complesse.
  • Prenotazioni automatiche e revenue management: l’IA automatizza la gestione delle prenotazioni, ottimizzando i prezzi in tempo reale e suggerendo offerte personalizzate in base ai dati di navigazione dell’utente. Questo permette alle aziende di migliorare l’occupazione delle strutture e di aumentare il ricavo per cliente.
  • Analisi dei big data: l’IA può analizzare grandi volumi di dati per prevedere la domanda e ottimizzare le strategie di prezzo. Inoltre, grazie all’analisi predittiva, le aziende turistiche possono personalizzare le offerte, migliorando l’esperienza complessiva del cliente.

Queste applicazioni dimostrano che l’IA è un alleato potente per ottimizzare le operazioni quotidiane delle aziende, migliorando sia la gestione interna che la soddisfazione del cliente.

Le PMI italiane e l’adozione dell’IA

Nonostante il forte potenziale, le PMI italiane sono ancora in una fase iniziale nell’adozione dell’IA. Le PMI rappresentano il segmento in maggiore espansione (+37,5%), ma solo l’8% utilizza l’IA nella produzione e il 6% nella logistica. In contrasto, le grandi aziende utilizzano l’IA in modo ben più diffuso, con il 26% e il 32% rispettivamente nel settore produttivo e logistico.

Tuttavia, le PMI italiane possono ora accedere alle soluzioni IA tramite il cloud, che offre servizi “as a service”. Questa modalità consente alle piccole e medie imprese di beneficiare delle potenzialità dell’IA senza dover sviluppare internamente tutte le competenze necessarie. L’adozione massiva dell’IA potrebbe, nei prossimi 15 anni, contribuire a un aumento del PIL italiano fino al 18,2%, con enormi benefici economici.

Le sfide future: AGI e ASI

Un altro tema trattato nel webinar è stato il futuro dell’intelligenza artificiale, in particolare l’evoluzione verso l’Artificial General Intelligence (AGI) e l’Artificial Superintelligence (ASI). L’AGI rappresenta una forma di IA che può adattarsi dinamicamente a compiti complessi, imparando autonomamente senza la necessità di riaddestramenti continui. L’ASI, invece, è una forma di IA che supera le capacità umane in tutti i domini, portando con sé enormi potenzialità, ma anche problematiche etiche e di controllo.

Il webinar “Gli strumenti dell’IA per le aziende del turismo” di Passepartourism ha mostrato chiaramente che l’intelligenza artificiale offre alle aziende turistiche un’opportunità straordinaria per migliorare la gestione operativa, ottimizzare i profitti e migliorare l’esperienza del cliente. Per le PMI, che rappresentano la maggior parte delle imprese italiane, l’adozione dell’IA attraverso il cloud rappresenta una via d’accesso concreta alla tecnologia. Con l’introduzione dell’AI FIRST, le aziende devono mettere l’intelligenza artificiale al centro delle proprie strategie per rimanere competitive in un mondo sempre più tecnologico.

“PasseParTourism. Per l’evoluzione del (fu)turista” vede Capofila Fondazione Università Ca’ Foscari di Venezia con partner operativi Strategy Innovation e Fondazione Lepido Rocco e che ha, tra i partner aziendali il Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia Orientale, Confcommercio Caorle, Federalberghi Caorle, Consorzio Arenili di Caorle e Agenzia Lampo.

Per approfondire: scrivete a info@smartlandvenice.it