Il 2025 segna un punto di svolta nel settore dei viaggi, con la tecnologia che gioca un ruolo cruciale nel rimodellare le esperienze dei consumatori e le operazioni aziendali.
Secondo il nuovo report di Phocuswright “Travel Forward: data, insight and trends for 2025”, una dei filoni più significativi è l’integrazione delle tecnologie digitali e Intelligenza artificiale generativa (genAI) nei processi di ricerca, prenotazione e gestione dei viaggi.
Il 18% il tasso complessivo di utilizzo della genAI tra i viaggiatori. Il 65% dei viaggiatori che usa la genAI lo fa per ispirazione e per cercare destinazioni di viaggio e il 41-50% la usa per avere idee su cosa fare in loco, comparare attività e prendere decisioni di viaggio.

Questa immagine del report indica gli usi della genAI. L’uso delle traduzioni per ora non è tra gli usi principali ma si prevede un rapido aumento grazie all’utilizzo di sistemi di AI di traduzioni in real-time e più fluenti.
Phocuswright identifica gli agenti autonomi generativi – bot in grado di navigare il web, creare itinerari e in futuro effettuare booking in autonomia – come i principali driver di cambiamento per il 2025 e oltre.
L’integrazione con identità digitale permette a questi agenti di offrire raccomandazioni e prenotazioni personalizzate, basate su dati memorizzati e preferenze utente.
Nonostante l’andamento crescente nell’uso dell’AI e i chatbot emerge il forte e costante interesse nei confronti del rapporto umano.

Impatto pratico: dove sta andando il travel tech
- Pianificazione del viaggio: GenAI semplifica decisioni complesse come scegliere destinazioni o creare itinerari su misura in pochi clic
- Assistenza clienti automatizzata: chatbot basati su GenAI gestiscono le richieste di routine, liberando il personale umano per assistenze più complesse
- Prezzi e strategie dinamiche: modelli AI analizzano i comportamenti d’acquisto per ottimizzare pricing, promozioni e prevedere la domanda futura.
- Esperienze immersive: GenAI + realtà aumentata/virtuale consentono di “provare prima di prenotare” — dall’esplorazione virtuale degli hotel alla simulazione degli itinerari.

Il 2025 sancisce una svolta: da strumento ispirazionale a piattaforme dove si pianifica, confronta e prenota, il viaggio sta diventando sempre più conversazionale e proattivo.
Per Smartland, l’opportunità è chiara: mappare oggi le funzionalità di agenti autonomi e digital identity, integrarle gradualmente nei servizi e promuovere una cultura tech-oriented interna. Equilibrando tecnologia e calore umano, si potrà offrire il valore aggiunto che i viaggiatori moderni si aspettano.
Ed è qui che Smartland può giocare un ruolo chiave, non solo come osservatore, ma come partner attivo per la sperimentazione.
Attraverso:
- Laboratori di innovazione e prototipazione per testare strumenti di AI e automazione in contesti reali (hotel, agenzie, DMO);
- Formazione pratica e accessibile per imprenditori e operatori non tecnici, centrata su casi d’uso concreti;
- Incontri di co-design dove startup, enti pubblici e aziende del territorio possano collaborare a soluzioni scalabili;