Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020

Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali.

ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

OBIETTIVO SPECIFICO
“Incremento dell’attività di innovazione delle imprese”

AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”

DGR n. 822 del 23 giugno 2020

PROGETTO

“Smart Destinations in The Land of Venice”

Pandemia e lockdown sono stati una catastrofe per il turismo mondiale.
Le numerose imposizioni determinate dai diversi DPCM che si sono susseguiti hanno penalizzato gli operatori con norme di distanziamento sociale stringenti e in qualche modo spaventato ed infastidito gli utenti. Tutto ciò ha determinato negli operatori del turismo grandi preoccupazioni, tra le quali un peso rilevante ha assunto la mancata conoscenza sulle possibili caratteristiche quali-quantitative della domanda, con ricadute pesanti sulla volontà/possibilità di riapertura delle imprese, che si sono così trovate per lo più impreparate ad affrontare un mercato non più noto e non conoscibile (perché sono saltati tutti gli schemi interpretativi e di indagine) in un contesto fortemente competitivo, con un significativo eccesso di offerta e con potenziali effetti sociali rilevanti. In questa situazione, il progetto punta decisamente ad accelerare un “ritorno alla normalità” mediante l’introduzione di nuovi prodotti, servizi e processi produttivi innovativi agendo su più fronti:

  1. tecnologia (che può offrire, grazie a soluzioni IoT, sistemi di monitoraggio dei comportamenti collettivi, contribuendo a ridurre il rischio, quali assembramenti, mancato rispetto delle regole, ecc.)
  2. contesto “eco-sistemico”, stimolato dall’ avvio dell’ecosistema digitale e di business di Progetto (che può senz’altro contribuire a generare comportamenti di “resilienza solidale collettiva” in grado di capovolgere l’effetto psicologico negativo generato dalla combinazione di effetti nefasti determinati dalla pandemia);
  3. adozione di strumenti evoluti di “ascolto della domanda” (che potrà sicuramente aiutare ad interpretare i nuovi bisogni e a ricostruire modelli di offerta adeguati a rispondere alle nuove esigenze organizzative interne delle imprese e alle aspettative del turista).

ll Progetto è stato pensato e delineato in una sua prima fase di concept e fattibilità tecnica congiuntamente dagli stakeholder di tre Reti Innovative Regionali (Smartland, Venetian Cluster ed Euteknos) e realizzato, grazie al sostegno regionale (Bando POR FESR 2014 -2020, di cui alla DGR N. 822/2020 per la Sub-azione 1.1.4), da un partenariato articolato e qualificato che ha coinvolto quattro Università e 18 micro-piccole-medie e grandi imprese selezionate nell’ambito del turismo ricettivo alberghiero ed extralberghiero, dell’artigianato artistico, dei trasporti e dei servizi (ICT in particolare).
L’impatto atteso è funzionale ad abilitare il Veneto quale Smart Destination, ovvero a introdurre sul territorio una trasformazione digitale data-driven diffusa in grado di supportare gli operatori (ricettività, enogastronomia, mobilità, cultura, etc.) e le rispettive destinazioni turistiche (OGD-DMO) a definire nuove proposte di valore/servizi e nuovi modelli di business per la comunità di cittadini e di turisti, sempre più “cittadini temporanei”.
Trasformare il Veneto in una “Smart Tourism Destination” significa farlo evolvere in modo “phygital”, in cui la dimensione “analogica” e quella “digitale” co-evolvono e trovano una sintesi dinamica per fruire in modo “intelligente” del patrimonio diffuso di servizi e di offerta.
In questo processo giocano un ruolo fondamentale due fattori “chiave”: la capacità organizzativa delle destinazioni e l’infrastrutturazione digitale del modello, quest’ultimo funzionale a coinvolgere la complessità degli attori del settore (pubblici e privati, dalle micro alle grandi imprese facenti parte di tanti diversi comparti di attività, nonché i fruitori finali, i turisti, di ogni strato sociale ed età, di sempre più diverse nazionalità).
L’infrastruttura digitale, dunque, è strumento irrinunciabile per abilitare un Ecosistema Digitale inteso come sistema aperto e interconnesso , fondato su regole e linguaggi comuni per garantire condizioni di piena interoperabilità tra gli operatori anche dal punto di vista business in un “ambiente” simile a quanto avviene in natura dentro un “alveare”: ogni soggetto che opera all’interno ha un suo ruolo, una sua funzione, un suo significato finalizzato alla entità globale in cui è inserito. L’infrastruttura abbatterà, per i singoli operatori, le barriere di investimento e di ingresso, consentendo loro di cogliere direttamente le opportunità che il digitale e il Turismo 4.0 aprono.

1. Il Progetto, dopo approfondite analisi e una serie di attenti confronti ha scelto di seguire l’Ecosistema Digitale E015, un’iniziativa promossa sa Regione Lombardia insieme con Confindustria, Confcommercio Imprese per l’Italia, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, Assolombarda, Confcommercio Imprese per l’Italia Milano, Monza, Brianza, Lodi, con il coordinamento scientifico di Cefriel.

Tale sintesi difficilmente poteva essere trovata con un approccio “centralizzante” spinto da (nuovi) intermediari digitali che, aggregando e concentrando su di loro l’offerta frammentata, finiscono nel medio-lungo periodo per cannibalizzare il valore dell’intero ecosistema. Il progetto ha invece posto le fondamenta per lo sviluppo diffuso di un Ecosistema Digitale di Business (EDB) “coopetitivo” (collaborazione + competizione) che consenta ai singoli operatori (pubblici e privati) e ai loro territori di beneficiare del valore aggregato e distribuito presente nella propria Destinazione di appartenenza.

L’offerta turistica, digitalmente organizzata a livello di destinazione tramite il DMS regionale (che aggrega, in particolare, dati dell’offerta di ospitalità ed eventi), può essere integrata nell’Ecosistema Digitale con gli altri servizi della destinazione e venir sempre più orientata verso la multifunzionalità e la scalabilità delle risorse. La promozione, la preparazione e la vendita del prodotto turistico dovranno strutturarsi secondo modalità multimediali e multicanale, sfruttando le opportunità offerte dal mercato virtuale e dagli strumenti tecnologici di cui lo stesso si serve.

Il singolo operatore turistico della Destinazione (impresa, stakeholder, OGD-DMO; privato, pubblico) potrà partecipare in modo attivo all’EDB pubblicando i contenuti (dati) di suo interesse tramite connettori digitali, garantito e tutelato da opportune regole di ingaggio, protocolli di condivisione e di eventuale monetizzazione rispetto al valore conferito all’Ecosistema. Il ritorno dello scambio è estremamente positivo, in quanto potrà beneficiare del contributo e del valore aggregato generato grazie alla partecipazione di tutti gli altri membri dell’Ecosistema.

Il progetto sviluppato dal partenariato ha potuto fare sperimentazioni, inoltre, in termini di ricerca, sul versante di engagement della domanda turistica, applicando tecniche di machine learning e di neuromarketing per favorire l’incontro tra la domanda di mercato e l’offerta turistica delle destinazioni e delle loro imprese organizzata grazie al DMS Veneto.

L’impatto atteso dei risultati del Progetto sul mercato è, quindi, costituire un modello di Destinazione Turistica “aumentata”, ovvero creare le condizioni sul territorio per una trasformazione digitale data-driven diffusa che abiliti gli operatori a definire nuovi modelli di business e nuove proposte di valore per la comunità di cittadini e turisti.

L’orizzonte di sviluppo nel medio periodo è quello di applicare detti risultati all’intero territorio veneto in tempi utili per poterne fruire in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026: il palcoscenico internazionale ideale per mostrare al mondo le potenzialità di un Ecosistema Digitale di Business per il Turismo.

L’importo del contributo concesso, a fronte di una spesa ammessa a sostegno di € 2.879.157,14 è di € 1.820.023,50.

IL PARTENARIATO DI PROGETTO

RETI INNOVATIVE REGIONALI
  • SMARTLAND (capofila)
  • VENETIAN CLUSTER
  • EUTEKNOS
ENTI ACCADEMICI
  • UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI VENEZIA
  • UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA
  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (Dipartimento dei Beni Culturali)
  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
IMPRESE
  • AGENZIA LAMPO DI MAZZAROTTO
  • GIOVANNI S.R.L.
  • CARPENTERIA BIGGIN S.R.L.
  • COOPSERVICES S.R.L.
  • DEEPWARE S.R.L.
  • FRANCESCON S.R.L.
  • GABBIANI & ASSOCIATI S.R.L.
  • HBENCHMARK S.R.L.
  • H-FARM S.P.A.
  • MOBILIFICIO BERENGAN S.R.L.
  • NEOS CONSULTING S.R.L.
  • NOOVLE S.P.A.
  • SAVE S.P.A.
  • SMARTLAND
  • CONSORTIUM
  • SOLFIN TURISMO S.P.A.
  • VENETIAN CLUSTER S.R.L.
  • VIAGGI E MIRAGGI – SOCIETA’
  • COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
  • VIANELLO VITTORIO S.P.A.
  • TERRE DI VENEZIA S.R.L.
  • WAVE MURANO GLASS S.R.L.

L’architettura digitale dell’Ecosistema Digitale di Business
Si regge su una infrastruttura tecnologica organizzata su 3 livelli stratificati:

  1. Una “biblioteca” regolamentata di connettori (API) per accesso a fonti dati (datasources) che si possono scegliere e usare secondo opportune regole e condizioni. Un arricchimento di questa “biblioteca di servizi” può derivare dall’applicazione delle tecnologie IoT che consentono di rendere disponibili dati registrati da reti di sensori distribuiti sul territorio (a esempio per monitorare in tempo reale parametri ambientali quali qualità dell’aria, presenza di gas radon, registrazione di effetti sismici, dati idrogeologici, ecc.).
  2. Il secondo livello si occupa di dare un significato ai dati e collegare tra loro basi dati diverse (gestendo in modo semplice errori e inconsistenze dei dati), formalizzando la conoscenza associata a quei dati. Consente di estrarre valore dai dati interrogandoli o analizzandoli applicando algoritmi analitici (come il machine learning). Al cuore dell’infrastruttura, vi è una sorta di “super intelligenza algoritmica”, che, nel rispetto dei protocolli e delle regole di accesso e utilizzo dei dati convenuti, è capace di ottimizzare i dati eliminando le ridondanze e abilitare un nuovo livello di algoritmi con la funzione di generare nuovi contenuti specifici e ragionati ottenuti dalla aggregazione del patrimonio informativo ricavato dall’Ecosistema EDB. I dati generati dagli algoritmi possono essere pubblicati come ulteriori API di 2° livello da distribuire attraverso il catalogo dell’Ecosistema.
  3. Grazie ai due livelli precedenti è possibile derivare e realizzare servizi digitali (applicazioni) di elevato contenuto e con livelli di “user experience” allo stato dell’arte della tecnologia, sia verso gli operatori che verso gli utenti-turisti. Agli operatori digitali può venir messo a disposizione un ambiente di semplice utilizzo, ma estremamente ricco di strumenti (“smart services”), attraverso il quale poter integrare e realizzare applicazioni web, mobile apps, info point, ecc. in grado di valorizzare al meglio le loro attività e la Destinazione che concorrono a promuovere, sia in termine di contenuti che di esperienza d’uso (attraverso, a esempio, l’integrazione con Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Assistenti Vocali). Grazie alla semplicità d’uso di questi strumenti, potranno essere realizzate soluzioni di valore a costi contenuti a beneficio degli operatori della Destinazione, sia a livello B2C che a livello B2B. Diventa così possibile per ciascun operatore (impresa, stakeholder, OGD-DMO) sintetizzare la propria Destinazione calibrando la propria offerta sui desideri della personalità dell’utente grazie al valore estratto dai dati.

Il lascito delle attività di ricerca scientifica e sperimentale svolte dal partenariato di progetto “università-imprese”

  • Il Percorso “orizzontale” (a cura di Ca’ Foscari, IUAV, UniVR, Noovle spa, Neosconsulting srl)
    Attraverso una Swot Analysis del sistema turistico si è individuata dapprima la principale priorità per il turismo veneto post covid: fare leva sulla capacità delle destinazioni di configurare l’offerta (attraverso una molteplicità di dati) in modo che sia fruibile da algoritmi utili a definire modelli di analisi dinamici delle preferenze del turista, funzionali a costruire un’offerta su misura.
    Si è, quindi, individuato il percorso ottimale per disporre di informazioni digitali su domanda e offerta dei servizi turistici su vasta scala, puntando più che sulla creazione ex novo dei contenuti, sulle possibilità di utilizzo dei dati già esistenti, generalmente conservati in website o piattaforme ad uso esclusivo dei legittimi proprietari.
    Partendo dal modello esistente anche nel nostro Paese da ormai dieci anni (E015, sorto a supporto di EXPO 2015) si è messo a punto un protocollo per la interconnessione di dati tra fonti e formati diversi andando oltre la logica degli open data. In tal modo si sono realizzate le necessarie condizioni di interscambiabilità di flussi di dati (E015 compliance) tra soggetti interessati a valorizzare il proprio patrimonio informativo digitale condividendolo con altri attraverso la pubblicazione di semplici interfacce di programmazione (Application Programming Interface, API), sulla base di specifiche linee guida in modo da consentirne un utilizzo regolamentato e sicuro (fonte dati, tempistiche di aggiornamento, vincoli di utilizzo, ecc.).
    A tale primo stadio di studio del modello, si è poi esplorata la possibilità di aggiungere all’Ecosistema Digitale una infrastruttura digitale in Cloud con architettura multi-sided accessibile attraverso un web portal a utilizzatori finali (Consumer) e operatori di settore (Utenti Business), per la pubblicazione e la fruizione di servizi orientati al turismo del Veneto, resa possibile dall’utilizzo dei Big Data ottenibili dalle API pubblicabili sull’ecosistema digitale. Elemento distintivo della progettazione è stato quello di immaginare l’infrastruttura non solo come un ambiente di pubblicazione ma a sua volta come publisher che aderisce a ecosistemi esterni che ospitano e valorizzano il patrimonio digitale, in particolare nel settore turistico, verso il quale l’infrastruttura stessa punta a supportare la creazione e la pubblicazione di informazioni elaborate di livello superiore a quelle originate dalla “semplice” interscambiabilità dei dati.
  • B) Il Percorso “verticale” (a cura di Ca’ Foscari, UniPD, Solfinturismo spa, Save spa, Ca’ Savio srl, Agenzia Lampo srl, H-Benchmark srl, Neosconsulting srl, Venetian Cluster srl, H-farm spa, Studio Gabbiani srl, Terre di Venezia srl, Biggin srl, Viaggi & Miraggi onlus, Berengan srl, Wawe Murano Glass srl, Francescon srl)
    Creati i “presupposti tecnici” (“orizzontali” al Progetto) per il processo di “smartizzazione”, Il modello complessivo è stato testato attraverso diverse sperimentazioni “verticali” sul territorio rendendo accessibili tre diversi livelli di utilità per gli operatori e i propri partner tecnologici informatici: contenuti accessibili via connettori digitali (API) grazie ai quali poter usufruire di dati presenti nell’Ecosistema; algoritmi sviluppati elaborando i dati disponibili tramite API per risolvere problemi specifici (es. profilazione del turista, ottimizzazione dell’offerta) a chi deve sviluppare e gestire un business nel turismo; servizi digitali orientati all’operatore o al cliente-turista, frutto della selezione e “confezionamento” in una soluzione pronta all’uso di algoritmi e API disponibili nell’infrastruttura e rispondenti a uno specifico bisogno applicativo (es. orientare attraverso i propri touch-point il turista nella Destinazione suggerendogli attività ed esperienze da fare).
    Come primo test di applicazione, si à realizzata un integrazione dei dati di “occupazione alloggi” e di “caratteristiche della domanda” in una grande struttura ricettiva extralberghiera che ha consentito di testare la correlazione tra le metriche quantitative e qualitative del mercato dell’hospitality (inclusi indicatori di performance) con la profilazione della clientela di riferimento al fine di individuare evidenze virtuose e/o elementi di perfezionamento tra offerta ed aspettative del cliente (tale correlazione tra dimensioni psicologiche e attitudinali con i principali KPI di performance del settore Hospitality risulta tutt’ora inedita). 
    Il settore OPEN AIR è in fase di trasformazione e si sta interrogando sulle migliori strategie di tariffa dinamica al fine di poter ottimizzare la redditività a  fronte di una domanda che supera in alta stagione l’offerta disponibile. Il  lavoro congiunto HB-Neosvoc porta la tesi che esiste una correlazione  tra tratto psicografico, prodotto privilegiato e comportamento all’acquisto in termini di booking.
    All’interno di una seconda realtà ricettiva balneare (molto articolata ed estesa da potersi definire una vera e propria “destinazione turistica”) si è potuto sperimentare un nuovo modello di profilazione del turista tramite l’analisi di vari modelli (Tourist Roles, Big Five e di quello degli archetipi degli psicotipi junghiani). L’unione e il riadattamento di questi modelli, soprattutto in una fase pandemica di grandi cambiamenti dei paradigmi di consumo, ha permesso la profilazione dei singoli clienti all’interno di cluster comportamentali denominati “archetipi”, costruendo così le basi per un modello predittivo per l’analisi dei pattern di utilizzo dei servizi al fine di ottimizzare l’offerta turistica in ottica di Ecosistema Digitale & di Business Turistico e Smart Destination.
    Una terza sperimentazione ha consentito lo sviluppo di un sistema modulare di raccomandazione, basato su tecniche di “Machine Learning”, in grado di individuare gli interessi degli utenti a partire dai dati di navigazione e dal loro profilo social network e suggerire contenuti personalizzati in forma di strutture ricettive e punti di interesse. L’integrazione di tali funzionalità all’interno di un’unica piattaforma di e-tourism crea valore aggiunto sia per quanto riguarda la domanda, creando un’esperienza personalizzata per ogni utente, sia per quanto riguarda l’offerta, potendo accedere a dati aggregati sempre aggiornati sulle preferenze degli utenti.
    Una quarta applicazione sperimentale si è concretizzata nella realizzazione di una prima versione di una webApp per l’erogazione al cliente dei servizi di un Resort Turistico. Oltre ad abilitare il cliente alla scelta e all’acquisto di beni e servizi prevalentemente all’interno della struttura, l’app fornisce dati di comportamento dell’utente (anche in termini di spesa) che, una volta raccolti, possono essere gestiti ed elaborati per adeguamenti dell’offerta al turista. Inoltre, una volta resi disponibili (nel pieno rispetto della privacy) nell’Ecosistema Digitale di Business e processati grazie all’infrastruttura in cloud di progetto, potranno arricchirsi e arricchire di info preziose non solo la struttura direttamente interessata ma anche, potenzialmente, l’intero sistema turistico.
    Un quinto filone di ricerca applicato ha consentito la progettazione di un sistema articolato di monitoraggio di un importante terminal aeroportuale che impiega la rete esistente di telecamere per raccogliere informazioni aggregate relative ai processi operativi. Ciò risponde alla necessità di disporre di metriche puntuali, in modo tale da poter abilitare una serie di azioni di controllo e di ottimizzazione rivolte al miglioramento generale delle prestazioni del terminal e dei servizi erogati al suo interno. Il focus della ricerca è stato quindi quello di razionalizzare i dati raccolti e di creare delle basi algoritmiche per un sistema di analisi che possa essere utilizzato per una serie di attività molto varie, ma sinergiche nel supportare le operations dell’organizzazione aeroportuale ed in generale migliorare il valore prodotto nei confronti del viaggiatore. Inoltre, sono stati condotti specifici studi volti a valutare gli aspetti di scalabilità, continuità e interoperabilità della soluzione sviluppata. Al tempo stesso, la struttura aeroportuale dispone di API che possono essere utilizzate per veicolare flussi di dati dinamici relativi allo stato operativo dei voli. Il focus della ricerca è stato quindi quello di razionalizzare tutti questi dati, con particolare riferimento a quelli acquisibili dalla rete di camere e la creazione delle basi algoritmiche per un sistema di analisi video dei comportamenti che possa essere utilizzato per una serie di attività molto varie, ma sinergiche nel supportare le operations dell’organizzazione aeroportuale ed in generale migliorare il valore prodotto nei confronti del viaggiatore. Al tempo stesso, la struttura aeroportuale ha reso disponibili con API pubblicabili sull’ Ecosistema EDBT di progetto, flussi di dati dinamici relativi ad A e P dei voli di tutte le compagnie aeree (con eventuali ritardi). L’ultima area di ricerca sperimentale sviluppata ha coinvolto imprese , Centri Universitari e Piccole Imprese di vari settori (tra cui ICT all’artigianato artistico) che, dopo aver sviluppato un Catalogo di casi territoriali funzionale a costruire una proposta turistica integrata innovativa economica legata al patrimonio tangibile e intangibile attraverso IES (integrated economic systems), si sono esercitati nella progettazione di un sistema economico data-driven per la fruizione, vendita e implementazione di servizi tecnologici atti a sostenerlo. Dette esperienze turistiche sono state caricate sulla base di determinati standard su una specifica piattaforma digitale e attraverso un channel manager che consente ai singoli vendor di esporre le loro soluzioni sui diversi canali di vendita e su diverse piattaforme online. Schede, dati e software sono stati concepiti per poter confluire nell’ambito dell’Ecosistema Digitale di Business di progetto con apposite API che permetteranno attraverso la specifica infrastruttura di progetto in Cloud di interagire con altre API e di offrire ai vari utenti ulteriori opportunità.